Era una calda sera di
mezz'estate e una bella luna piena illuminava il paesaggio intorno al
Vecchio Ponte ammirandosi sorridente nel fiume calmo che sembrava un
enorme specchio. Come tutte le lune era sicura di sé e assai
vanitosa, splendeva al centro del cielo notturno sicura di essere la
regina del mondo. Intorno ogni cosa dormiva serena, le finestre
socchiuse per godere della brezza della sera, le porte accostate e le
strade lunghe e corte silenziose e deserte. I pesci e i pennuti
riposavano sotto o sopra l'acqua calma del fiume, che fluiva esile
per la gran calura. Nella spiaggetta i sassi e gli alberi dormivano
sognando. I bicchieri e gli abitanti del paese riposavano negli
scaffali e nelle case. Dormiva quasi anche il vento , che accarezzava
lentissimo ogni personaggio e spolverava via dal cielo le parole
rimaste dalle chiacchiere serali. La bella luna piena rimirava
compiaciuta la sua immagine posata sullo specchio d'acqua e sospirava
pensando che se tutto e tutti intorno dormivano sognando allora
niente e nessuno potevano ammirare il suo splendore... "Ah...
Non ci si fa mai l'abitudine..." diceva piano al vento e
dispensava sospiri in silenzio, sperando in un commento di risposta.
Ma lui pareva non sentire e scivolando piano sul pelo dell'acqua del
fiume rallentò fino a fermarsi per dormire. "Ah... Non ci si fa
mai l'abitudine... Alla solitudine!" riprovò la luna, che ne
tentava sempre una per iniziare qualche chiacchiera.